Recensione Dodocool DA108 Sport In-Ear

Quando ho comprato questo paio di auricolari, ho scelto di fidarmi del marchio Hi-Res, certificazione (per alcuni prestigiosa) rilasciata dalla Japan Audio Society. Come molti sanno, questa certificazione lascia il tempo che trova, in quanto si tratta quasi sempre di un riconoscimento pagato, che nulla aggiunge al prodotto in sé – anzi, di contro ne fa alzare il prezzo. Ma, per esperienza personale, questo marchio rifletteva effettivamente un certo standard qualitativo nei prodotti provati che lo avevano apposto. Parlo ovviamente in termini prettamente audiofili. Questi auricolari non sono stati da meno.

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Unboxing e prime impressioni

Sebbene il pacchetto con cui vengono spedite queste cuffie abbia un’aria tutt’altro che di alto livello, in realtà la dotazione non è male. C’è un ottimo contenitore (con trama in simil-carbonio con un adesivo Hi-Res e il logo dell’azienda cucito su un’etichetta) al cui interno vi sono cuffie, gommini di ricambio e libretto informativo. I gommini sono solo tre, ma sono di buona qualità. Potreste trovarvi ad usarne di diverse misure per le dure orecchie, ma sono tendenzialmente comodi e di buona qualità. Nel libretto ci sono le specifiche tecniche, e poco più; ci sono, anche in italiano, le istruzioni per utilizzare l’unico pulsante a filo. Specifiche che sono interessanti: la risposta in frequenza copre un campo decisamente importante, dai 10 ai 45000 Hz. Il driver, di tipo dinamico, è uno solo, ed è in polietilene tereftalato (come quello delle Meze 12 Classics, recensite qui) da 6 micron. Io ipotizzo che il mylar sia usato più che altro per isolare i magneti, che dovrebbero essere in titanio. L’impedenza media è di 16 Ohm.

Prendendo in mano gli auricolari, ci si accorge subito che sono studiati per lo sport: il cavo è piatto e gommato e sul corpo delle cuffiette ci sono due uncini removibili per ancorarle all’interno dell’orecchio. Stanno molto bene addosso. Il cavo piatto, per quanto io apprezzi maggiormente altre soluzioni, ha il grande pregio di non attorcigliarsi. Le cuffiette sono in metallo, ma tutti gli inserti sono plastici. La costruzione è buona e il colore nero opaco è discreto, e ben si sposa con i gommini, che hanno accenti rossi.

 

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Suono

Come sempre, per parlare del suono, specifico le sorgenti con cui ho alimentato questi auricolari, e la relativa esperienza:

-       Dodocool DA106, player super economico (recensito qui) dalle ottime capacità sonore. Sono chiaramente studiati l’uno per l’altro: la sinergia è incredibile se pensiamo che si parla di una spesa inferiore ai 100€ comprandoli entrambi. Il suono è cristallino, incredibilmente esteso nelle frequenze, i disturbi sono pressoché inudibili e il carico, anche ad alti volumi, è ben gestito. Ho avuto subito l’impressione di una cuffia che – al contrario di quanto si possa pensare – produce un suono più bilanciato che divertente. La riproduzione è davvero fedele al suono che ci si aspetterebbe, non si ha l’impressione di sentire enfasi nei bassi o un colore eccessivo negli alti, né di avere dei medi attenuati.

-       FiiO M7, ottimo lettore (recensito qui) con cui testo ormai tutto il materiale che mi arriva. Paradossalmente sono stato meno stupito con questa accoppiata che con quella precedente, per il semplice fatto che avevo aspettative più alte da un lettore di fascia superiore. Non sto assolutamente dicendo che suona male, anzi; suona decisamente bene e probabilmente meglio del precedente. Qui l’amplificazione è di livello, la pressione sonora superiore, e anche il disturbo elettrico (una complicata questione di jitter che approfondirò più avanti) è a livelli ancora inferiori; merito del player, ma si parla di accoppiata, e quindi vincono entrambi. La separazione strumentale è ottima, il palcoscenico abbastanza buono e l’estensione di frequenze stupisce sempre. Penso sia stato il fattore che più mi ha stupito, la chiarezza con cui ogni range di frequenze viene coperto, dall’unico driver, in maniera tanto bilanciata e decisa. Non sono delle cuffie timide; al contrario, si presentano in modo davvero modesto, eppure suonano in modo davvero credibile.

-       MacBook Pro 2012, dalla sua uscita jack e connesso all’interfaccia audio Focusrite 2i2. Spesso succede che, pilotando cuffie direttamente dal Mac (senza quindi passare per una scheda audio) i disturbi elettrici del computer influiscano negativamente sulla resa sonora. Con queste non accade, e ipotizzo sia per il cavo gommato, che isola bene e non disperde. Oltre al fatto che è un cavo OFC, senza ossigeno, apposta per evitare interferenze. L’esperienza con l’interfaccia audio è ottima, e riesce davvero a tirare fuori il meglio da questi auricolari. Ma una cosa mi ha stupito in modo particolare dall’uscita integrata del Mac: ascoltando un pezzo ho sentito delle frequenze sub-bass che nessuna cuffia che ho testato mi aveva fatto percepire. Ripeto, e non sarà l’ultima volta, che la risposta in frequenza di queste cuffie copre un range pazzesco. Ero scettico, leggendo le specifiche tecniche, a leggere di un’estensione 10-45k, ma dopo aver testato e ascoltato con attenzione posso affermare di potermi fidare di quanto dichiarato. Ci sono tante cuffie che enfatizzano le frequenze basse di mezzo (mid-bass è di più immediata comprensione) per dare l’impressione di qualità, e molti ingenuamente cadono nel tranello. Qui la situazione è diversa: nulla è colorato, i bassi sono presenti ma non enfatizzati, medi e alti sono chiari e dal buon dettaglio. E c’è quel sub-bass, che sta proprio al limite dell’udibile, che quasi si percepisce in pancia. Veramente incredibile.

-       Xiaomi Mi MIX 2, anche con Audirect Whistle (un DAC mobile interessante). Poco da dire: la musica dal telefono la ascolto poco, ma è sempre una soddisfazione con questo hardware; l’immagine che si viene a creare è credibile, qui come anche con le altre sorgenti. Visto che il suono non differisce molto da quanto detto prima, parlo invece del microfono, che è una caratteristica interessante perché permette di utilizzare le cuffie in più frangenti. Il microfono è buono, ma non eccellente: le voci sembrano un po’ lontane e leggermente metalliche, ma per un utilizzo standard e casuale va più che bene.

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Confronti

Nonostante per me sia difficile ammetterlo, queste Dodocool suonano meglio delle Hybrid Dual di Xiaomi. Il prezzo differisce un po’, bisogna ammetterlo, ma la spesa per le Dodocool per me è più giustificata di quella per le Hybrid (il vecchio modello! Quello nuovo non l’ho ancora provato). La costruzione delle Xiaomi, per mio gusto, ha una marcia in più (per il filo in nylon e i comandi più completi sul cavo), e le darei alla pari anche come suono, se non fosse per due fattori: gli alti volumi, in cui le Hybrid hanno fastidiose distorsioni; l’estensione delle frequenze, che è utile e si fa sentire con determinati generi e brani.

 

Altri auricolari con cui trovo abbia un senso fare una comparazione sono i Piston In-Ear di 1MORE. La fascia di prezzo è più o meno la stessa (25-30€). Per qualità costruttiva devo darla vinta alle 1MORE perché sono eccezionali, sia nei materiali che nell’assemblaggio. Il suono è più incisivo, ma sbilanciato nei bassi e decisamente più v-shaped nelle Piston. Non è difficile scegliere tra le due, a seconda dei vostri bisogni: le Dodocool sono più “reference” (sempre, lo ricordo, rapportato al prezzo), mentre le 1More sono più divertenti e dinamiche. La dotazione è migliore nelle 1MORE: più gommini, una clip griffata, due custodie (e un adesivo) fanno pendere l’ago della bilancia dalla loro parte.

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Conclusioni

Consiglio l’acquisto di queste DA108 Sport In-Ear di Dodocool? Assolutamente sì. Se avete intenzione di comprare il loro DAP, prima andate a leggere la mia recensione così capite se state facendo la scelta giusta, ed eventualmente aggiungeteci anche queste cuffie in accoppiata. Per il prezzo sono davvero di altissimo livello, e nonostante il nome faccia intendere che sono studiate per lo sport, io le reputo adatte anche a sessioni di ascolto “statiche”, perché non hanno veri compromessi. Sono uno dei migliori prodotti che io abbia provato in quanto a rapporto qualità-prezzo.

 

Pro

  • Astuccio per il trasporto in confezione

  • Qualità del suono

  • Cavo piatto anti-ingarbugliamento

  • Buoni gommini

  • Ottima risposta in frequenza

  • Vestibilità

Contro

  • Pochi gommini

  • Materiali per lo più plastici

 

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