Recensione Dodocool DA106 DAP

Un DAP, ovvero Digital Audio Player, altro non è che l’evoluzione dei vecchi lettori MP3, ma con la ulteriore possibilità di leggere più formati, soprattutto lossless (FLAC, DSD…), senza cioè perdita di qualità dovuta alla compressione (come invece avviene nei classici MP3/MP4).

Questo DA106 di Dodocool si inserisce nella fascia sotto ai 100€. A dir la verità è prezzato, a seconda del periodo, tra i 35 e i 60€: abbastanza al di sotto, dunque, della soglia dei 100€. Più avanti nella recensione farò delle considerazioni a riguardo.

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Unboxing

La presentazione di questo lettore è veramente ottima: una scatola nera ci mostra subito la silhouette del prodotto sul fronte, e qualche generale informazione sul player stesso. All’interno, oltre al DAP, ci sono i classici libretti di istruzioni e il cavo di ricarica micro-USB. Il lettore è a sua volta all’interno di una bustina di plastica, usuale nelle scatole di prodotti di questo tipo.

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Costruzione

Il corpo di questo player è metallico, di buona qualità. Ci sono delle informazioni stampate/incise sul retro che non paiono cancellarsi o rovinarsi con l’uso, ma non sono essenziali, se anche dovesse succedere. Sul fronte è apposto un adesivo che ci informa della certificazione Hi-Res; se qualcuno tiene ad essere rassicurato sul fatto che abbia una valenza: generalmente non significa molto, ma le esperienze che ho avuto io con i prodotti dotati di questo marchio sono sempre state positive, nell’ottica del suono.

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Meno positiva invece è la qualità dell’assemblaggio delle parti plastiche: già al primo utilizzo l’impressione è quella di poter danneggiare tutto alla prima mancanza di attenzione. Soprattutto la ghiera centrale, essenziale nei controlli, ha un “click” molto poco deciso ed è in generale abbastanza tremolante. Ma, considerata la fascia di prezzo, è comprensibile che in alcuni comparti si sia andati al risparmio.

Sul lato superiore ci sono le due uscite da 3.5mm (una per le cuffie e una line-out per bypassare la circuiteria interna nel caso si stia utilizzando il player in auto o con un amplificatore). Sul lato sinistro i controlli del volume, sufficientemente stabili. Il lato destro è pulito. Inferiormente sono presenti la porta di ricarica micro-USB e lo slot micro-SD.

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Suono

Il punto di forza del DA106 è il suono. Ho letto colleghi sostenere che sia all’altezza di apparecchiature che costano 20 volte tanto. Non fatico a crederlo, sebbene fosse chiaramente un’iperbole. Il chip non è meglio specificato (mentre il processore è un modesto dual core Cortex M3), ma vi basti sapere che funziona a dovere.

L’ottima sinergia con gli auricolari della stessa marca, i Dodocool Sport (sempre certificati Hi-Res), non è casuale: il suono è dettagliato, cristallino, preciso. L’esperienza generale è stata ottima; lascio una lista di cuffie che ho utilizzato per i test:

-       RevoNext QT2: ottima la gestione del loro potenziale sonoro; a differenza di altri player, DA106 ha contenuto i picchi di suono molto incisivi (“punchy”) rendendo godibile e di riferimento l’esperienza d’ascolto, senza enfatizzare determinate frequenze.

-       Sennheiser Momentum On Ear: è risaputo che queste cuffie tendono a suonare con molta decisione nei bassi, seppur in modo morbido e non disturbante. La sinergia è piacevole con questo DAP, che non snatura il suono caldo e avvolgente delle Momentum ma ne lascia esprimere le intenzioni; direi… divertente.

-       1More MK801: senza infamia né lode; è l’esperienza generale che ho con queste cuffie in abbinamento alla maggior parte delle sorgenti. Buone e convincenti sempre, ma che non stupiscono mai. Come si può ben capire, questo lettore non colora il suono ma è fedele e bilanciato nelle frequenze.

-       1More EO320: sono i miei auricolari preferiti di tipo “earbud”, perché sanno adattarsi senza problemi ad ogni situazione; non posso che promuovere anche questa accoppiata, dal buon palcoscenico all’ariosità del suono.

-       Dodocool Sport Hi-Res (dal nome non meglio identificato): cuffie senza alcuna pretesa che invece stupiscono per corposità del suono e comodità d’uso. Sono della stessa marca del lettore, e se Amazon consiglia di comprarli insieme non è un caso: potrebbero essere venduti in bundle e dare una chiara idea del potenziale sonoro di questo player.

Senz’altro questo aspetto mi ha lasciato veramente soddisfatto, perché un suono di questo livello è comparabile a quello di prodotti di fasce ben superiori a questa.

 

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Software e Hardware

Il vero e imperdonabile punto dolente di questo dispositivo è il software. Lo dico perché, da utente, sono ovviamente felice di spendere poco e avere un prodotto di qualità, ma non sono contento di spendere pochissimo e trovarmi delle brutte sorprese. Ecco, qui il software è davvero una brutta sorpresa. Per chi bazzica l’ambiente, già alla prima occhiata si renderà conto che è un software di base che montano diversi player, probabilmente installato direttamente dalla fabbrica. Ha tante lingue, circa 20, ma tutte tradotte molto approssimativamente. Lo trovo un software assurdo per diversi motivi. Ha i temi: di per sé è una cosa apprezzabile, ma sono bruttissimi e soprattutto le icone che vengono visualizzate prima e dopo quella selezionata non sono quelle che effettivamente verranno selezionate muovendo la ghiera in quella direzione. Quindi non sapremo mai effettivamente quanti step mancheranno per selezionare l’applicazione che ci interessa avviare. Assurdo.

Inoltre, pare che l’ordine dei brani negli album venga riconosciuto solo in determinati file MP3 (non ho capito che tipologia di tag digerisce, perché ha un comportamento quasi sempre casuale). Il problema è che io ascolto prevalentemente FLAC, e mi sono trovato quasi sempre con i brani in ordine sparso: nemmeno in ordine alfabetico (lo capirei, visto che è un computer), ma proprio randomico. Questa esperienza terribile ha fatto sì che non potessi ascoltare molti degli album studiati per essere ascoltati da cima a fondo. Come se non bastasse, le playlist spesso vengono viste ma non lette, quindi ovviare al problema precedente in questo modo non è possibile.

Il lettore supporta la radio FM, nota sicuramente positiva. Il controllo della stessa è leggermente ostico, ma è utilizzabile. È anche possibile salvare registrazioni direttamente dalla radio. E, a proposito di registrazioni, si può utilizzare come un basilare registratore vocale, dalla qualità sufficiente.

Un altro enorme problema è che i file che vengono eliminati dalla memoria interna sono in realtà solo occultati. Questo significa che la memoria continuerà ad essere riempita come se fossero ancora presenti, e l’unico modo per cancellarla definitivamente è resettare il player alle impostazioni iniziali. Perché mi preoccupo tanto della memoria interna (di 8 GB, non totalmente utilizzabili)? Perché non c’è stato verso di fargli leggere la mia scheda micro-SD, quella formattata in Fat-32 di fabbrica che dovrebbe universalmente funzionare in ogni DAP, e per questo non la cancello mai così da avere sempre gli stessi brani di test in ogni dispositivo. Ebbene, per fargli leggere la SD pare si debba formattare dal lettore stesso, il quale dovrebbe in via teorica renderla la sua memoria principale.

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Il display è appena sufficiente (320x240 pixel) per vedere i contenuti audio che siamo interessati a riprodurre. Ma questo è perdonabile, visto che si tratta di un mero riproduttore musicale.

La batteria è molto buona, arrivando a picchi dichiarati di 30 ore di utilizzo: io non ne ho fatte così tante, ma è effettivamente un suo grande punto di forza.

 

Considerazioni e conclusioni

Come promesso, un piccolo discorso sul prezzo. Dal momento che in termini di suono questo lettore vale ben più dei 60€ richiesti per portarselo a casa, sorge spontaneo chiedersi se i deficit del software siano perdonabili; se, quindi, il gioco (del risparmio) valga la candela. La mia risposta è no: un prodotto di questo tipo è fatto in buona parte anche dal software, che non può essere trascurato come in questo caso. Nella fascia dei 100€, talvolta anche di meno, ci sono dei mostri sacri come lo Shanling M0 che si divorano questo DA106 – per immediatezza d’uso, funzioni wireless, utilizzo come DAC, USB C, ecc.. Per cui non sarei onesto se vi consigliassi l’acquisto di un prodotto come questo DAP di Dodocool, perché replicare un’esperienza come quella che ho avuto io non è piacevole. Del resto, non tutti sono utenti come me, con i miei stessi bisogni.

Come avrete capito, le criticità software compromettono l’uso del dispositivo.

Lo posso consigliare, però, a determinati utenti: quelli che ascoltano la radio e chi ha bisogno di un dispositivo che faccia la parte del vecchio iPod Shuffle: in brani casuali non ha assolutamente alcun problema, e il suono è veramente pulito e soddisfacente. Se lo trovate al suo prezzo minimo, può avere qualcosa da dire. E può essere giustificato.

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